Imparare a raccontare: introspezione, ispirazione e ricerca

Poco dopo l'inizio del corso base di videomaking, spulciando tra i post di Facebook, lessi di un progetto chiamato "Tra la via Emila e il Sud", promosso da Cefa Onlus e Overseas, che conteneva diversi laboratori, tra cui un corso di sceneggiatura.

Lo vidi come un segno! Se volevo imparare a raccontare attraverso le immagini, avrei dovuto anche conoscere il metodo di scrittura di una sceneggiatura.

Dopo un momento di indecisione, scaricai i moduli d'iscrizione, li compilai e inviai la candidatura. In seguito ricevetti la mail di conferma: avrei iniziato il corso ad aprile.

Eravamo un gruppo ben assortito di ragazze e ragazzi, con la passione per il cinema, tanta curiosità e la voglia di imparare a scrivere.

Al primo incontro ci raccontarono meglio del progetto. Si trattava di una serie di laboratori che avrebbero portato alla realizzazione di un film sulla tolleranza.

Siamo stati guidati in questo percorso dal regista Renato Giugliano, che attraverso i racconti delle sue esperienze, le esercitazioni di scrittura, i confronti sui film visti e sui generi che più ci interessavano, ci ha spronati a trovare la nostra voce.

Cosa che richiede impegno, costanza e non superficialità.

Scrivere non è solo buttare giù parole su un foglio, ma ti costringe all'introspezione. Ciò che si conosce e la consapevolezza delle proprie emozioni sono la base per la costruzione dei personaggi, il passo successivo è spingersi a conoscere nuovi punti di vista, cercando confronti utili ad uscire dalla propria comfort zone.

Ispirazione e ricerca sono altri punti di partenza. Possiamo avere un'illuminazione mentre stiamo leggendo, sia che si tratti di un libro o di un articolo di giornale, mentre stiamo guardando la tv o ascoltando la musica o facendo una passeggiata, ma questa va alimentata attraverso il lavoro di ricerca. Ampliare la nostra conoscenza ci consente una migliore integrazione con la nostra fantasia.

Alla fine del corso ci dissero che i partecipanti interessati avrebbero potuto avere l'occasione di collaborare agli step successivi della realizzazione del film. Subito accettai l'impresa, ma mi sono ritirata prima dell'inizio. Forse sono stata folle a non approfittare dell'opportunità e so che c'è chi mi direbbe che "ogni lasciata è persa". Con il tempo ho capito che non sempre si è pronti ad affrontare le sfide. A volte si riesce a cogliere l'occasione perché era il momento giusto, altre volte non funziona perché non ci risuona in quel momento.

In ogni caso questo percorso mi ha permesso di acquisire buoni strumenti di scrittura, consapevolezza sulla tenacia e sulla costanza che richiede questo lavoro e ogni consiglio è diventato parte della linea guida che sto continuando a seguire. Ho scritto brevi soggetti che sono stati alla base di alcuni video, i miei personaggi si sono sempre ispirati a persone che conosco, che ammiro o che mi hanno insegnato qualcosa (sia nel bene che nel male), di recente ho iniziato ad utilizzare Celtx per le sceneggiature e conservo tanti appunti di storie che non so ancora come concludere e se vedranno mai la luce.